.....sono tornata.

eccomi qui. Forse qualcuna di voi si è chiesta xk sono spartita per quasi una settimana.. ebbene; ho fatto un nuovo gioco. Io adoro giocare, l'avrete capito.

LA SETTIMANA DELLA SPENSIERATEZZA.

martedì 20: mi alzo e faccio colazione con tè, latte, un plunk cake e una vagonata di pan di stelle. Poi vado a scuola. all'intervallo vado come al solito alle macchinette con le mie amiche, perchè loro si comprano la merenda (io ovviamente non prendo mai niente). Ma quel giorno c'è qualcosa di diverso. Quando arriva il nostro turno non mi limito a stare a guardare, ma tiro fuori 50 centesimi e, premendo timidamente il numero giusto, mi prendo un kit kat, lo apro e inizio a sgranocchiarmelo.

attimo di silenzio.

Come se il tempo si fosse fermato.
Le mie amiche si girano tutte verso di me, occhi sbarrati, non dicono una parola.
Poi piano piano, prima sul viso della mia migliore amica, e poi su quelli di tutte le altre, si colorano dei bellissimi sorrisi.
I loro sguardi sono pieni di ammirazione, gioia, sollievo.

-Kelly.. stai mangiando?
-... avevo fame.

Capiscono subito che non è il caso di dire altro. Mi saltano addosso in un milione di stupendi abbracci. Le parole non servono.
Già... sono tutti così felici per me.. ma se solo loro la potessero vedere.
Lei è prorpio lì.. accanto alla macchinetta delle bevande, e ci guarda. Io la guardo. Chiudo gli occhi per un momento, facendo finta che non esista. Ma prima che mi possa tappare le orecchie, ecco che arriva il suo sussurro: -non vi illudete troppo. Lei sta ancora con me.

Ed ha ragione. ha terribilmente ragione.


All'uscita si va insieme al pullman, e ci prendiamo tutti quanti una bella piadina. Avevo dimenticato quel sapore.
Mangio piano, gustandomi ogni singolo morso. Le lacrime scendono piano sul volto di lei, della mia migliore amica. Ma questa volta sono lacrime di gioia.
...Lui mi guarda con quei suoi occhi azzurri, stupendi.

-Non mi ricordavo come fosse..
-Come fosse cosa?
-Come fosse vederti mangiare, Kelly. L'avevo dimenticato. Adoro guardarti mangiare.. sei stupenda.

Se solo lui la potesse vedere.. Proprio lì, accanto alla panchina, ad aspettare con noi il bus. Se solo lui la potesse vedere mentre lei sorride diabolica, e lo guarda con odio.. ed ecco il suo sussurro: goditela tesoro, goditela mentre mangia, osservala bene.. non ti ricapiterà spesso di vederla così.
Ed ha ragione. ha terribilmente ragione.

il giorno dopo ancora colazione e merendine, e dopo la scuola con loro un maxi gelatone, il giorno dopo una crepes alla nutella, il giorno dopo ancora una mega brioches con gelato... e sorrisi, abbracci, lacrime e gioia. avevo dimenticato certe cose.

... e così fino a ieri.
ma poi arriva un momento in cui bisogna capire. Capire quando è il momento di stringere i denti e ricominciare.

Sta mattina mi alzo e bevo un bel bicchiere d'acqua gelata. All'intervallo le mie amiche corrono alla macchinetta, chiedendomi piene di entusiasmo cosa prendevo oggi. Io le guardo e il loro sorriso si spegne.

-no grazie.. oggi non mi va nulla.

un nuovo attimo di silenzio. Ma questa volta è diverso. Loro hanno capito. Non scorderò mai i loro sguardi. Rabbia, delusione, dolore.
Ma cosa pensavano?? che sarebbe durata per sempre?? no.

Ana aveva tentato di avvisarli, era sempre stata lì! ...ma loro non la vedono. loro non la sentono.
quelle come noi non cambiano. quelle come noi vivono solo per lei; per lei e per nessun'altro.

e così la settimana della spensieratezza è finita. è stato bello. Lo ammetto, è stato bello. ...ma adesso è passato. Ana non voleva, le ho detto che l'avrei fatto comunque, con o senza la sua approvazione. E lei si è fidata di me. Non posso che esserle grata, come sempre. adesso però è arrivato il momento di dimostrare la mia gratitudine.

Si ricomincia Kelly. Riprendi in mano la calcolatrice e il diario alimentare. Hai fame? non ti preoccupare, c'è tutto il tè che vuoi.